Negli ultimi dieci anni, in Italia, l’imprenditorialità è sempre più guidata da stranieri. Secondo i dati dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, le imprese attive con titolari nati all’estero sono aumentate del 29,5%, mentre quelle con titolari italiani sono diminuite del 4,7%. Attualmente, ci sono 586.584 imprese straniere, che rappresentano l’11,5% del totale nazionale. Questo fenomeno è influenzato da vari fattori, inclusi i cambiamenti demografici, il carico burocratico, le tasse elevate, il costo della vita e una generale sensazione di precarietà tra le partite IVA italiane.
Nel decennio 2013-2023, solo sette delle 105 province italiane hanno visto un aumento del numero di imprenditori italiani rispetto a quelli stranieri; queste province si trovano tutte nel Mezzogiorno. La crescita degli imprenditori stranieri è evidente anche in settori come quello edile e manifatturiero. Alcuni esperti parlano di un “effetto sostituzione”, in cui le imprese straniere rimpiazzano quelle italiane, mentre altri notano che gli immigrati preferiscono lavorare come autonomi per una questione di dignità.
Chi avvia un’attività imprenditoriale intraprende un percorso di inclusione che implica interazioni con istituzioni pubbliche e finanziarie. Tuttavia, esistono anche lati critici, come il rischio che alcune attività straniere siano avviate per mascherare operazioni di evasione fiscale e vendita di merci contraffatte, impattando negativamente sulle imprese italiane.
Il commercio e l’edilizia sono i settori con il maggior numero di imprenditori stranieri, che rappresentano rispettivamente il 15,2% e il 20,6% delle attività in questi comparti. La maggior parte degli imprenditori stranieri proviene da Romania e Cina, con tassi di crescita significativi, in particolare tra i moldavi e i pakistani.
La provincia di Napoli ha visto il maggiore incremento percentuale degli imprenditori stranieri negli ultimi dieci anni, con un aumento del 109,3%. Seguono Brindisi, Taranto e Trapani. In termini assoluti, la Città Metropolitana di Milano è il territorio con il maggior numero di aziende a conduzione straniera, seguita da Roma e Torino.