“I cittadini dell’Umbria si trovano di fronte a una scelta tra chi programma seriamente il futuro e chi cambia idea rapidamente”, afferma Franco Zaffini, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Affari sociali del Senato. Zaffini critica la candidata del centrosinistra, Stefania Proietti, ricordando che da sindaco di Assisi ha inizialmente sostenuto il termovalorizzatore, ma ora è contraria. Secondo Zaffini, il centrodestra ha sviluppato un piano pluriennale per il ciclo dei rifiuti che include un impianto di termovalorizzazione di ultima generazione. Sottolinea che le discariche in Umbria sono ormai piene e che la tecnologia moderna per il trattamento dei rifiuti riduce i rischi ambientali. Zaffini spiega che un moderno ciclo di gestione permette di insegnare pratiche come la raccolta differenziata e il riuso, sostenendo che l’Umbria ha le dimensioni ideali per gestire efficacemente il ciclo dei rifiuti.
In merito alle strategie economiche, Zaffini evidenzia l’importanza del settore agricolo e delle piccole e medie imprese. L’Umbria, con il suo territorio montano, deve sfruttare al meglio le risorse per supportare le aziende agricole nelle aree interne. Riguardo all’occupazione giovanile, il senatore rileva che l’amministrazione regionale ha investito molto per promuovere l’imprenditoria giovanile e le start-up tecnologiche. Nel 2023, il tasso di occupazione in Umbria è aumentato di 1.6 punti percentuali rispetto all’anno precedente, superando le medie nazionali e del centro Italia. I disoccupati sono diminuiti di circa 4.000 unità nel 2022, portando il tasso di disoccupazione al 6%, migliore rispetto alla media regionale e nazionale.
Infine, Zaffini discute della sanità regionale, affermando che la situazione sta migliorando. Tuttavia, riconosce le difficoltà ereditate dal centrodestra in Umbria, come le problematiche relative alle professioni sanitarie e alle liste d’attesa. Da 82.000 prestazioni in attesa, si è giunti a meno di 40.000, un risultato positivo per il governo regionale. Zaffini conclude esprimendo la volontà di continuare a lavorare su questi temi nei prossimi cinque anni.