Un nuovo studio pubblicato su Science Advances evidenzia i significativi benefici ambientali del raggiungimento del net-zero, ovvero l’equilibrio tra le emissioni di gas serra e il loro assorbimento. I ricercatori stimano che adottando misure di mitigazione oggi, si potrebbero evitare entro il 2030 circa 207.000 morti premature a livello globale e ridurre danni economici per un totale di 2.200 miliardi di dollari a causa dell’inquinamento atmosferico.
Per condurre la loro analisi, gli autori hanno utilizzato dati del database ENGAGE Global Scenarios e il modello TM5-FASST, che valutano come le emissioni influenzano la qualità dell’aria e la salute umana. Hanno stimato le concentrazioni di PM2,5 e inquinamento da ozono in diverse regioni del mondo, arrivando a calcolare quanti decessi potrebbero essere evitati grazie all’adozione rapida di politiche per la neutralità climatica.
I risultati indicano che Cina e India trarrebbero i maggiori benefici, con rispettivamente 84.000 e 73.000 morti premature evitate entro il 2030, che rappresentano circa tre quarti del totale globale. Dal punto di vista economico, la Cina potrebbe ridurre i danni di 922 miliardi di dollari nello stesso periodo.
Gli autori del report, pur sottolineando che si tratta di stime con un certo margine d’errore, affermano che i risultati evidenziano l’importanza di progettare scenari efficaci per le politiche di mitigazione. Sottolineano inoltre che la decarbonizzazione potrebbe portare non solo a una riduzione del riscaldamento globale, ma anche a importanti co-benefici, come un miglioramento della salute pubblica e una crescita economica sostenibile.