La Fondazione Magna Grecia e la Lega del Ciclismo Professionistico hanno formalizzato un Protocollo d’intesa per avviare l’organizzazione del Grand Tour della Magna Grecia, un evento ciclistico professionistico su più tappe che si svolgerà nelle regioni del Sud Italia, previsto per la prossima primavera. Questo progetto non solo mira a promuovere lo sport e la cultura ciclistica, ma anche a celebrare la storia, l’evoluzione sociale e le innovazioni tecnologiche legate all’uso della bicicletta.
Insieme al Grand Tour, sono previsti progetti paralleli come convegni e seminari che colleghino ciclismo e salute, sia fisica che mentale, puntando a sensibilizzare su stili di vita sani, combattere l’obesità e ridurre i costi della sanità pubblica, con particolare attenzione ai giovani e agli anziani. Un altro obiettivo del Grand Tour è quello di promuovere una cultura della mobilità sostenibile, soprattutto nei contesti urbani, incentivando un turismo responsabile alla scoperta dei luoghi storici dell’antica Magna Graecia.
Il Presidente Nino Foti ha espresso la sua soddisfazione per la firma del protocollo, sottolineando che il progetto rappresenta un’importante opportunità di crescita per le regioni del Mezzogiorno, mettendo in risalto le loro risorse e potenzialità, molte delle quali sono ancora poco conosciute. Foti ha anche evidenziato l’intenzione di collaborare con diversi soggetti per identificare nuove opportunità per il Sud, richiamando alle radici storiche di queste regioni.
Roberto Pella, Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, ha dichiarato di essere orgoglioso dell’iniziativa, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e il lungo termine. Ha affermato che ci si impegnerà in maniera sinergica per promuovere e sviluppare il ciclismo professionistico nei territori coinvolti dal Grand Tour, con l’obiettivo di entusiasmare sempre di più le comunità locali e attrarre nuove risorse oltre a pubblici diversi in questa avventura. In conclusione, il Grand Tour della Magna Grecia nasce come una storica fusione di sport, cultura, salute e sviluppo sostenibile, destinata a rivitalizzare e valorizzare il patrimonio del Sud Italia.