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venerdì, 17 Gennaio, 2025
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Ci siamo ripresi le piazze, mai schiavi

Il 13 dicembre, un corteo dell’Unione Sindacale di Base (Usb) è partito da piazzale Tiburtino a Roma in occasione di uno sciopero generale, con circa 5.000 partecipanti, compresi lavoratori migranti. Un’altra manifestazione Usb si è tenuta a Milano. Pierpaolo Leonardi, del coordinamento nazionale Usb, ha dichiarato che il sindacato non si oppone agli utenti dei trasporti e dei servizi pubblici, ma invece difende i loro diritti. Ha anche criticato la manovra economica del governo, sostenendo che si sta tornando a politiche di austerità e che i salari italiani sono i più bassi in Europa, evidenziando un problema salariale significativo.

Durante il comizio finale in piazza Indipendenza, i partecipanti hanno reso omaggio alle vittime del lavoro e ai lavoratori sfruttati, ribadendo la loro opposizione a coloro che firmavano accordi sfavorevoli dopo aver indetto scioperi. Il corteo si è concluso con il grido “Schiavi mai!”.

Il corteo ha avuto momenti scenografici, come l’esplosione di fuochi d’artificio davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), dove gli organizzatori hanno criticato il ministro Salvini per non tutelare i settori strategici come trasporti e infrastrutture, suggerendo che le sue azioni consistono solo in attacchi ai lavoratori. Durante questa fase, i manifestanti hanno lanciato finte banconote da tre euro, commentando ironicamente il modesto aumento delle pensioni minime.

Dopo il passaggio davanti al Mit, il corteo si è diretto verso l’ambasciata britannica, seguito da ulteriori esplosioni di fuochi d’artificio, e infine ha sostato davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Al termine della manifestazione, alcuni partecipanti hanno anche protestato davanti al ministero dell’Aeronautica, mostrando una grande bandiera palestinese in segno di solidarietà, contestando la politica del governo Meloni riguardo al riarmo e al sostegno a Israele.

Il corteo ha sottolineato le lotte per i diritti dei lavoratori e ha dimostrato una solidarietà internazionale, esprimendo opposizione alle scelte governative attuali e alla precarietà del lavoro.

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