Le borse europee hanno chiuso la settimana con un trend debole, con Milano che ha registrato un modesto aumento dello 0,09%. La situazione è risultata peggiore per i mercati di Londra, Francoforte e Parigi, nonostante la recente nomina del nuovo primo ministro nel Regno Unito. La reazione dei mercati azionari è stata contenuta dopo il significativo taglio dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea (Bce) la scorsa giornata. Nel contempo, si sono registrate vendite sui titoli di Stato, il che ha comportato un aumento dei rendimenti. In particolare, il rendimento dei Btp decennali italiani è cresciuto di 13 punti base ieri e oggi di ulteriori 6, raggiungendo il 3,38%.
Negli Stati Uniti, Wall Street era partita con un andamento positivo, ma ha successivamente voltato al ribasso. Sia in Europa che negli Stati Uniti, l’attenzione si concentra ora sulla Federal Reserve (Fed), che si riunirà la prossima settimana. Gli investitori sono rimasti poco convinti dalla reazione delle borse ai nuovi stimoli economici introdotti in Cina, che hanno portato a una contrazione degli indici di Shanghai e di Hong Kong, registrando entrambi un calo di circa il 2%.
Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi sono rimasti relativamente stabili. Il prezzo del petrolio Brent ha oscilla intorno ai 73,9 dollari, mentre il gas ha mostrato un leggero calo, pur mantenendosi sopra i 41 euro. Questa situazione complessiva dimostra un clima di incertezza nei mercati, influenzato da fattori economici sia a livello locale che globale. La settimana si chiude quindi con segnali di cautela e con gli investitori in attesa di ulteriori indicazioni sulle politiche monetarie e sulle dinamiche economiche future. La prossima riunione della Fed potrebbe evidenziare ulteriormente le attese per il futuro dei tassi d’interesse e quindi avere un impatto rilevante sui mercati finanziari.