“Non la volevo uccidere”. Queste sono le parole di Said Cherrah, un 26enne accusato di aver accoltellato la sua ex fidanzata di 24 anni nel parcheggio di un centro commerciale a Giussano, vicino a Monza. Durante l’interrogatorio, Cherrah ha descritto la loro relazione come un “amore tossico”, confessando di averla soffocata con un cavo USB e di averla colpita con un coltello.
Il giovane, di origini marocchine e residente a Broni (Pavia), è stato interrogato dal gip del tribunale di Pavia il 11 dicembre. Ha ribadito la stessa versione fornita subito dopo l’aggressione. Durante l’interrogatorio, il giudice ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare in carcere, non accogliendo la richiesta del suo avvocato di concedergli i domiciliari. Cherrah si trovava già in regime di arresti domiciliari a causa di un episodio precedente in cui aveva attaccato la ex con acido nel novembre 2023.
La ragazza accoltellata ha anche rivelato che Cherrah la minacciava di morte su TikTok, dicendo ad esempio che voleva vedere il suo sangue. Attualmente, la vittima è ricoverata in ospedale dopo l’aggressione.
Cherrah ha ammesso di aver stretto le mani attorno al collo della ex, dichiarando: “Le ho messo le mani al collo, ma non la volevo uccidere; poi ho perso il lume della ragione e ho preso il coltello”. Tuttavia, la sua versione sui fatti differisce da quella della ragazza. Cherrah sostiene che entrambi si fossero dati appuntamento per mangiare una pizza al centro commerciale, mentre la vittima afferma di essersi recata lì per incontrare un’amica e di aver trovato Cherrah nel parcheggio.
Dopo l’accoltellamento, Cherrah ha dichiarato di aver chiamato i carabinieri, credendo di aver ucciso la ragazza. Tuttavia, secondo le ricostruzioni, è stata la giovane ferita a contattare il 112. La contrastante narrazione dei fatti evidenzia la gravità della situazione e le complesse dinamiche di una relazione già segnata da violenze precedenti.