Oggi, a Milano, si è svolta un’udienza nella quale Chiara Ferragni è stata accusata di truffa aggravata legata a iniziative di beneficenza, come il Pandoro Pink Christmas e le uova di Pasqua. In aula, l’influencer era accompagnata dai legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. Il giudice Ilio Mannucci Pacini ha discusso la richiesta di ammissione come parte civile dell’associazione Casa del Consumatore, decisione che verrà presa nella prossima udienza.
L’associazione, rappresentata dall’avvocato Aniello Chianese, ha rifiutato un’offerta di risarcimento di 5.000 euro, definendola inadeguata rispetto ai 2,7 milioni di euro guadagnati da Ferragni con le operazioni in questione. La nota dell’associazione spiegava che la somma non consentirebbe di riparare adeguatamente i danni causati.
Al termine dell’udienza, Chiara Ferragni si è presentata con un look sobrio e ha dichiarato alla stampa che si tratta di un periodo difficile della sua vita, chiedendo di comprendere la sua richiesta di non rilasciare ulteriori dichiarazioni.
Secondo l’accusa, l’influencer avrebbe ingannato i consumatori, ottenendo un profitto ingiusto di circa 2,2 milioni di euro attraverso le sue campagne pubblicitarie. In particolare, la campagna ‘Balocco’ avrebbe indotto in errore molti acquirenti, convinti che il loro acquisto avrebbe supportato la raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, l’accordo reale prevedeva che Ferragni e le sue aziende ricevessero oltre un milione di euro per promuovere l’iniziativa benefica, mentre solo 50.000 euro erano stati destinati all’ospedale, indipendentemente dalle vendite.
