Le indagini sull’omicidio di un ragazzo di 17 anni di origini marocchine, avvenuto a Campi Bisenzio (Firenze), hanno fatto progressi significativi con l’identificazione di due indagati, entrambi ventenni accusati di concorso in omicidio volontario. Questi giovani sono stati individuati grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Il tragico evento si è verificato nella notte tra il 28 e il 29 dicembre, quando il giovane, nato a Poggibonsi, è stato accoltellato all’uscita della discoteca “Glass Globe”. Il suo corpo è stato rinvenuto all’alba del giorno seguente da un camionista in via Tintori. I soccorritori, giunti rapidamente sul luogo, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo.
I due indagati sono stati identificati: il primo è un giovane di Firenze con origini marocchine, mentre il secondo è un ventenne di Prato, di origini albanesi. Sebbene l’accusa di omicidio volontario sia grave, al momento non sono stati arrestati; entrambi sono stati denunciati a piede libero e hanno già nominato avvocati d’ufficio per difendersi.
La dinamica dell’aggressione non è ancora completamente chiarita, ma risulta che il 17enne sia stato accerchiato e attaccato da almeno cinque persone dopo aver lasciato la discoteca. Si attende ora l’esito dell’autopsia, programmata per il 2 gennaio, che potrà fornire ulteriori dettagli sulle circostanze della sua morte.
Con l’avanzamento delle indagini, è emersa la possibilità di un coinvolgimento più ampio di persone nella violenza che ha portato all’omicidio, anche se resta da chiarire quale sia il reale ruolo dei due indagati. Le autorità, insieme alla Procura, stanno continuando a raccogliere informazioni e prove per ricostruire i fatti e garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
L’omicidio ha suscitato una forte reazione nella comunità locale, evidenziando la preoccupazione per la sicurezza, soprattutto tra i giovani. La località di Campi Bisenzio, ora sotto i riflettori per l’accaduto, si trova a dover affrontare il tragico risultato di una violenza mirata, richiedendo una risposta efficace da parte delle istituzioni.