Il governo della premier Giorgia Meloni ha presentato un maxi emendamento alla manovra economica per aumentare lo stipendio di otto ministri e dieci sottosegretari non eletti in parlamento, allineando la loro retribuzione a quella di deputati e senatori, al netto delle indennità per i loro incarichi. I Ministri interessati includono Andrea Abodi (Sport), Marina Calderone (Lavoro), Giuseppe Valditara (Istruzione), Alessandro Giuli (Cultura), Guido Crosetto (Difesa), Matteo Piantedosi (Interno), Alessandra Locatelli (Disabilità) e Orazio Schillaci (Salute).
Se l’iniziativa venisse approvata, questi ministri, insieme a viceministri e sottosegretari, vedrebbero un significativo aumento stipendiale. Infatti, oltre ai 10.435 euro già percepiti, aggiungerebbero 3.503,11 euro di diaria, 3.690 euro di rimborsi per l’esercizio del mandato e 1.200 euro all’anno per spese telefoniche e viaggi, portando l’aumento totale a 7.193,11 euro. Tuttavia, è importante notare che questi rimborsi sarebbero destinati anche a coprire le spese per i collaboratori, già stipendiati dai ministeri.
Le reazioni alla proposta non si sono fatte attendere, con il leader della Cgil Maurizio Landini che ha criticato il governo, sottolineando che non si aumentano le pensioni minime mentre aumenta lo stipendio dei ministri, definendo la situazione “vergognosa”. Orazio Schillaci ha commentato che sarà il parlamento a decidere, affermando di non aver mai fatto scelte per motivi economici. Dall’opposizione, la deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino ha espresso incredulità, mentre Giuseppe Conte ha criticato la proposta, sostenendo che il governo non ha compreso le necessità reali, parlando di un aumento ridotto per i pensionati minimi rispetto a quello cospicuo per i membri dell’esecutivo.
Anche il Partito Democratico ha manifestato il proprio dissenso, con Ubaldo Pagano che ha dichiarato la propria incredulità di fronte a questa proposta. Le opposizioni hanno quindi evidenziato un disallineamento tra le esigenze dei cittadini e le scelte del governo, mettendo in evidenza che la priorità dovrebbe essere l’aumento delle pensioni minime e il salario per i lavoratori meno pagati.