Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha annunciato un aumento degli stipendi per i dipendenti statali, con pagamento degli arretrati previsto tra gennaio e febbraio 2025. Questo incremento è legato al nuovo contratto 2022-2024, che interesserà circa 200.000 lavoratori nella Pubblica Amministrazione e 430.000 appartenenti alle Forze di polizia e militari, i quali riceveranno un aumento di circa 200 euro lordi, equivalenti a 100 euro netti.
Zangrillo ha evidenziato che il contratto è stato concluso nei tempi previsti, e che sono già state stanziate le risorse anche per i rinnovi contrattuali futuri, ovvero per il periodo 2025-2027 e 2028-2030. Gli incrementi salariali per i dipendenti della Pubblica Amministrazione variano da 121,4 euro per gli operatori, 127,7 euro per gli assistenti, 155 euro per i funzionari, fino a 194 euro per le professioni altamente qualificate. Inoltre, i dipendenti riceveranno arretrati medi di circa 1.000 euro, con una parte già anticipata con un’indennità di vacanza contrattuale erogata a dicembre 2023.
Il ministro ha specificato che gli aumenti salariali arriveranno in busta paga nei primi mesi del 2025, a meno di ritardi. Tuttavia, ha chiarito che questi aumentamenti non riguarderanno i dipendenti degli enti locali e del settore sanitario, poiché non è stato raggiunto un accordo con i sindacati di categoria.
Zangrillo ha anche sottolineato l’importanza di riformare i criteri di valutazione del personale, promuovendo l’adozione di obiettivi reali e misurabili da assegnare all’inizio dell’anno, evitando così valutazioni indiscriminate. Ha indicato che molte organizzazioni nel mondo non superano il 30% di assessibilità nelle valutazioni delle performance.
Inoltre, il ministro ha riconosciuto le difficoltà nel rendere attrattiva la Pubblica Amministrazione, ma si è mostrato ottimista, annunciando l’imminente arrivo di un decreto legge volto a migliorare l’attrattività del settore. Il piano prevede il reclutamento di giovani diplomati dagli Istituti tecnici superiori e la creazione di percorsi di carriera per incentivare l’ingresso di nuove figure nel settore pubblico.