Carlo Bravi è un chirurgo estetico sotto inchiesta per la morte di Simonetta Kalfus, 62enne deceduta il 18 marzo all’ospedale Grassi di Ostia, dodici giorni dopo un intervento di liposuzione in uno studio privato. Sono indagati anche l’anestesista Francesco Iandimarino, amico della vittima, e la dottoressa Eleonora Valletta.
Bravi, 73 anni, aveva già ricevuto una condanna nel 2024 per lesioni colpose legate a un intervento mal riuscito nel 2017. In quel caso, la paziente Pamela Maggi subì gravi complicazioni e necessitò di diverse operazioni successive, portando a una condanna di un anno, con pena sospesa e un risarcimento di 5.000 euro.
L’intervento di Simonetta Kalfus, avvenuto il 6 marzo, prevedeva prelievi di grasso in più zone del corpo. Dopo l’operazione, la donna manifestò dolori, febbre e difficoltà motorie. Nonostante le visite domiciliari e le flebo somministrate da Iandimarino e Bravi, le sue condizioni si aggravarono. Il 13 marzo, dopo un errato diagnosi al pronto soccorso di Pomezia, Simonetta fu ricoverata al Grassi, dove morì cinque giorni dopo. L’autopsia ha rivelato una grave infezione come causa della morte, con possibilità di embolia.
Le indagini si concentrano su eventuali negligenze e omissioni da parte dei medici coinvolti. L’Asl ha avviato un’inchiesta interna sulla struttura in cui è avvenuto l’intervento, che non risulta abilitata a operazioni chirurgiche. I reati ipotizzati comprendono omicidio colposo e omissione di soccorso, con particolare attenzione al ruolo di Iandimarino, che secondo la figlia di Simonetta, era colui che raccomandò Bravi.