domenica, Ottobre 6, 2024
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Che cos’è l’anemia infettiva nel gatto? Come si tratta?

L’anemia infettiva felina, nota anche come Mycoplasma haemofelis, rappresenta una minaccia seria per la salute dei gatti, poiché colpisce e distrugge i globuli rossi. Questa patologia si manifesta quando il sistema immunitario del felino, percependo la presenza del batterio, si attiva in un tentativo di difesa, causando un affaticamento generale. Tuttavia, i segni della malattia possono diventare evidenti solo quando il sistema immunitario è già compromesso.

I sintomi comuni dell’anemia infettiva includono affaticamento, palpitazioni, letargia, febbre, inappetenza e dimagrimento, oltre a un ingrossamento della milza e dei linfonodi. Le mucose possono apparire pallide, segnalando una grave riduzione dei globuli rossi. La diagnosi precoce è fondamentale e può essere ottenuta tramite un test PCR, che rileva la presenza del batterio anche a giorni dall’infezione.

I gatti più a rischio sono quelli maschi, non razza e di età avanzata, poiché l’infezione si trasmette principalmente attraverso combattimenti tra gatti. Anche i felini infestati da pulci possono sviluppare anemia. Una volta diagnosticata, è cruciale agire per eliminare il patogeno responsabile. Le opzioni di trattamento possono includere terapia antibiotica e corticosteroidi, e nei casi più gravi, può essere necessaria una trasfusione di sangue.

Inoltre, è importante adottare uno stile di vita sano per il gatto, che comprende un’alimentazione adeguata e una corretta idratazione, in modo da sostenere il sistema immunitario e facilitare il recupero. La consapevolezza dei segnali e l’intervento tempestivo sono essenziali per affrontare questa pericolosa malattia.

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