Digitando “chat.com” si accede all’interfaccia di ChatGPT, anziché a un sito per amanti dei gatti, come riportato da The Verge. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha annunciato questa novità su X, informando che oltre a “chatgpt.com”, ora è disponibile anche il più veloce “chat.com” per accedere a ChatGPT.
Il dominio “chat.com” era di proprietà di Dharmesh Shah, fondatore di HubSpot, specializzata in CRM, fino a un anno fa. Shah aveva acquistato l’URL per 10 milioni di dollari e, due mesi dopo averlo collegato al suo profilo LinkedIn, lo ha ceduto per una cifra superiore. Le speculazioni sul nuovo proprietario hanno subito fatto riferimento a OpenAI, confermato dallo stesso Shah su X, rendendolo il nuovo proprietario del dominio. Questa operazione potrebbe essere stata correlata a una cessione di azioni OpenAI a Shah, rendendo l’acquisto del dominio particolarmente vantaggioso.
Ci si chiede perché OpenAI abbia desiderato ottenere questo dominio così prestigioso. Un ex dirigente di OpenAI ha suggerito che la società ha spesso avuto difficoltà nel gestire il nome del prodotto. Pertanto, l’acquisto di “chat.com” potrebbe essere parte di una strategia per semplificare e rendere più diretto l’accesso a ChatGPT, valutando anche un possibile rebranding.
Attualmente, “chat.com” è ufficialmente di proprietà di OpenAI, ma il futuro utilizzo di questo dominio rimane oscuro. Solo il tempo potrà rivelare se la società intende adottare un nuovo nome per il suo chatbot di punta.