Emanuele De Maria, detenuto di 35 anni, è morto suicida dopo essersi lanciato dalla terrazza del Duomo di Milano. Prima del gesto fatale, De Maria ha accoltellato e ucciso Chamila Wijesuriya, una collega di 50 anni, al Parco Nord. Dopo l’omicidio, ha contattato sua madre usando il telefono di Chamila, affermando: “Ho fatto una ca..ata”, prima di disfarsi del cellulare nel cestino della fermata Bignami.
Il biglietto per accedere al Duomo è stato acquistato da De Maria il giorno dopo l’omicidio, dopo aver usato un coltello da cucina, ritrovato poi dalla polizia, per aggredire un altro collega all’alba di sabato. Quest’ultimo ha riportato cinque coltellate ed ha ipotizzato che il movente fosse legato ai consigli dati a Chamila per stare lontana da De Maria.
Le indagini continuano per chiarire il periodo intercorso tra l’omicidio e il suicidio di De Maria. L’autopsia su Chamila, trovata nel Parco Nord con due ferite da taglio, fornirà informazioni cruciali sulle circostanze della morte. Resta da chiarire come De Maria sia riuscito a nascondersi tra i turisti mentre la sua foto era in tutti i media. Secondo esperti, l’affollamento del Duomo ha facilitato la sua fuga, permettendogli di superare i controlli di sicurezza.
Il corpo di Chamila è stato rinvenuto a pancia in su, senza segni di difesa e con abiti puliti. Gli inquirenti esaminano il telefono della donna e i dettagli dei suoi ultimi movimenti, mentre la sicurezza del Duomo sta collaborando per ricostruire l’accaduto.
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Fonte: www.adnkronos.com