Parliamo di certificazioni. In queste settimane altri dischi di platino si sono aggiunti al ricco palmarès dell’ultimo Festival di Sanremo condotto da Amadeus. A ottenerli sono state: Alessandra Amoroso, Rose Villain, Emma e Annalisa. In totale l’edizione 2024 del Festival di Sanremo vanta 36 dischi di platino e 9 d’oro. Restano senza alcuna certificazione solo quattro artisti.
In queste settimane anche l’edizione 2023 ha incrementato il proprio bottino grazie al disco di platino di Mr Rain e quella del 2022 con l’ennesimo platino della coppia Blanco-Mahmood. In questo modo l’edizione 2023 totalizza un bottino di 42 dischi di platino e 7 d’oro; quella del 2022 ne ha 44 di platino e 4 d’oro.
Edizione 2024 di Sanremo, le certificazioni
4 dischi di platino (400.000 copie)
- Tuta Gold – Mahmood
- I P’ Me Tu P’ Te – Geolier
- Sinceramente – Annalisa
3 dischi di platino (300.000 copie)
- La Noia – Angelina Mango
- Casa Mia – Ghali
- Click Boom – Rose Villain
2 dischi di platino (200.000 copie)
- Tu No – Irama
- Un Ragazzo Una Ragazza – The Kolors
- Apnea – Emma
1 disco di platino (100.000 copie)
- Vai – Alfa
- Tutto Qui – Gazzelle
- Diamanti Grezzi – Clara
- Pazza – Loredana Bertè
- Ma Non Tutta La Vita – Ricchi e Poveri
- Onda Alta – Dargen D’Amico
- Due Altalene – Mr Rain
- Fragili – Il Tre
- Fino A Qui – Alessandra Amoroso
1 disco d’oro (50.000 copie)
- Autodistruttivo – La Sad
- Governo Punk – BNKR44
- Capolavoro – Il Volo
- Mariposa – Fiorella Mannoia
- Ti Muovi – Diodato
- La Rabbia Non Ti Basta – BigMama
- L’Amore In Bocca – Santi Francesi
- Il Cielo Non Ci Vuole – Fred De Palma
Nessuna certificazione
- Ricominciamo Tutto – Negramaro
- Pazzo Di Te – Renga & Nek
- Spettacolare – Maninni
- Finiscimi – Sangiovanni
Certificazioni FIMI, le parole del direttore su Sanremo
A proposito della FIMI, il direttore recentemente ha tirato una bella frecciatina alla città di Sanremo.
“Sanremo? È una città che probabilmente pensa di poter vivere di rendita. Ma senza investimenti diventa sempre più fosforescente la distanza tra la modernità di un Festival di grande successo e l’obsolescenza di una città che non vuole crescere” – ha dichiarato Enzo Mazza, ovvero il presidente della federazione delle major discografiche italiane. – “Russell Crowe e John Travolta hanno dormito a Nizza pur di non stare a Sanremo, ci sarà un motivo o no?”.
“La Rai si è modernizzata. Noi discografici ci siamo modernizzati. E Sanremo è ancora lì con le facciate dei palazzi sbreccati, il treno veloce che però è lento, le fognature che si rompono e gli alberghi che non vengono ristrutturati da vent’anni. La cosa più moderna è quell’assurda stazione ferroviaria scavata nella roccia che per raggiungere i due – dico due – binari devi fare quattrocento metri e prendere due ascensori. Manco a New York. Sarà costata miliardi”.