Carlotta, all’anagrafe Carla Quadraccia, è una delle protagoniste dell’attuale edizione di “Ora O Mai Più”. Famosa per la hit estiva del 2000 “Frena”, ha una carriera che include un Festival di Sanremo, un Festivalbar e un album. Il suo successo è sbocciato rapidamente per poi svanire in poco tempo.
In un’intervista a “Il Messaggero”, Carlotta ha rivelato che la persona più entusiasta per la sua partecipazione al programma è suo figlio Vittorio, di dieci anni, che non l’aveva mai vista in televisione. Quando Vittorio ha visto lo spot di presentazione del programma, ha reagito con gioia e stupore.
Carlotta ha accettato la proposta di partecipare a “Ora O Mai Più” per la voglia di tornare a esibirsi davanti al pubblico, accompagnata da un’orchestra e professionisti. Per lei, questa opportunità rappresenta sia un impegno che un gioco divertente. Ha anche parlato della sfida di confrontarsi con il popolo dei social e del timore di esporsi al giudizio vasto e spesso non benevolo del pubblico.
La sua passione per la musica è iniziata da piccola. A 15 anni, un amico le ha chiesto di unirsi alla sua band, dando inizio alla sua carriera musicale. Grazie alla sua voce che si distingueva nel gruppo, ha ricevuto proposte per cantare canzoni inedite, portando alla creazione di “Frena”, la canzone che le ha cambiato la vita. Nonostante il suo successo, Carlotta ha confessato che la fama porta alcune sfide e un cambiamento nel modo in cui le persone la percepiscono.
Ricorda un momento significativo: mentre cantava “Frena”, ha ricevuto un boato dal pubblico, rendendosi conto che l’applauso era rivolto a lei. Tuttavia, il successo ha portato anche a pressioni da parte del suo team di lavoro, che ha iniziato a focalizzarsi sulle esigenze del mercato, creando un’atmosfera pesante. Quando le vendite hanno cominciato a calare, Carlotta ha sentito il bisogno di distaccarsi da quel mondo, trovando il coraggio di rinunciare.
Attualmente, Carlotta collabora con Rettore nel programma e si discute su quanto sarebbe stata perfetta insieme a Rita Pavone.