Un capotreno di 40 anni è stato accoltellato durante il suo servizio sul treno regionale che collega Genova a Busalla, precisamente alla stazione di Genova Rivarolo. L’incidente si è verificato intorno alle 13:30 di lunedì 4 novembre, quando il controllore stava effettuando i controlli dei biglietti a bordo del convoglio. Secondo le prime informazioni, l’aggressione sarebbe stata perpetrata da due uomini privi di biglietto.
Il capotreno è stato colpito con due coltellate e, a seguito dell’aggressione, è stato immediatamente trasportato all’ospedale in codice rosso. Gli aggressori sono stati identificati e fermati dai carabinieri poco dopo l’episodio. Si tratta di una coppia di uomini di apparente nazionalità nordafricana. I soccorritori, arrivati a bordo di un’automedica, hanno preso in carico il capotreno e lo hanno condotto al pronto soccorso di Villa Scassi. Fortunatamente, da quanto riportato da fonti come Ansa, le coltellate non avrebbero colpito organi vitali, suggerendo che le ferite, seppur gravi, non siano immediatamente letali.
Questo evento ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza del personale ferroviario e dei passeggeri. Gli attacchi a controllori e capotreni non sono nuovi e rappresentano un fenomeno allarmante nel settore dei trasporti pubblici. Le autorità competenti stanno proseguendo le indagini per chiarire le dinamiche dell’aggressione e valutare eventuali misure di sicurezza da implementare a bordo dei treni e nelle stazioni.
La situazione ha sollevato un dibattito pubblico sull’importanza della vigilanza e della sicurezza nel trasporto ferroviario, specialmente considerando che il personale è spesso esposto a situazioni di rischio nell’esercizio delle proprie funzioni. Sono già stati proposti interventi per migliorare la protezione dei lavoratori del settore e garantire che episodi simili non si ripetano in futuro.
L’episodio di Genova Rivarolo si aggiunge a una lista di aggressioni nel settore dei trasporti, evidenziando la necessità di ulteriori misure di sicurezza per la protezione dei dipendenti, nonché la lotta contro l’evasione tariffaria che può risultare in situazioni pericolose.