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lunedì, 9 Dicembre, 2024
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Capotreno aggredita a Pavia per aver chiesto di spegnere la sigaretta

A pochi giorni dall’aggressione del capotreno accoltellato a Genova, un altro attacco si verifica nei confronti di un dipendente delle Ferrovie dello Stato. Sulla linea Milano-Mortara, un passeggero ha aggredito una capotreno, colpendola con schiaffi dopo che ella gli aveva chiesto di spegnere una sigaretta accesa all’interno del vagone, in violazione delle normative. L’aggressore, descritto come un giovane, ha risposto in modo arrogante ed è poi passato all’azione, spintonando e schiaffeggiando la donna.

La capotreno, 48 anni, ha prontamente allertato le autorità; all’arrivo alla stazione successiva, i carabinieri erano presenti, ma l’aggressore è riuscito a confondersi tra i passeggeri e a fuggire, facendosi perdere di vista. Nonostante l’incidente, la donna ha riportato solo lievi contusioni e non è stato necessario il trasporto in ospedale. Attualmente, si sta cercando di identificare l’autore dell’aggressione e la capotreno sta valutando se sporgere denuncia.

Questo episodio evidenzia una crescente preoccupazione riguardo alla sicurezza dei treni. La linea Milano-Mortara è stata segnalata dai passeggeri come poco sicura e soggetta a situazioni di pericolo. La preoccupazione per l’escalation di violenza contro il personale delle Ferrovie dello Stato è dunque alta. Solo pochi giorni prima, a Rivarolo, un capotreno era stato accoltellato dopo un litigio con un passeggero, un fatto che ha portato le associazioni di categoria a chiedere misure di sicurezza più severe. Le stesse associazioni hanno indetto uno sciopero di 8 ore per protestare contro la mancanza di sicurezza nel servizio ferroviario, evidenziando la crescente paura tra i lavoratori e gli utenti.

L’atteggiamento sempre più violento di alcuni passeggeri nei confronti del personale delle Ferrovie pone interrogativi sulla protezione dei dipendenti e sulla sicurezza generale dei mezzi pubblici. Sebbene l’aggressione a Pavia non abbia avuto conseguenze gravi, rappresenta un campanello d’allarme per la necessità di interventi mirati a garantire un ambiente di lavoro più sicuro e una maggiore protezione per chi opera quotidianamente nel settore ferroviario.

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