Il professor Roberto Grossi ha presentato la candidatura di Mazzarino a Capitale della Cultura 2027 durante una conferenza presso il Palazzo Reale di Palermo. Il progetto, descritto come ambizioso e senza una struttura prestabilita, mira a connettere e valorizzare risorse culturali e storiche già esistenti. Mazzarino è l’unica città siciliana in competizione con altre 16 città italiane, tra cui Reggio Calabria e Pompei. Il sindaco Domenico Faraci ha evidenziato che la candidatura rappresenta un processo di riprogrammazione economica e sociale focalizzato su arte, cultura e natura, partendo dalla vocazione storica della città. Entro il 31 gennaio si conosceranno le dieci città finaliste. La vincitrice riceverà un finanziamento di un milione di euro per valorizzare il patrimonio culturale e sviluppare opportunità legate alla nomina.
Durante la conferenza è stato presentato il progetto “Mazaris, il grano e le identità plurali”. Faraci ha affermato che, indipendentemente dall’esito del concorso, considerano già una vittoria il percorso intrapreso che ha permesso di sviluppare un progetto strategico centrato sul patrimonio artistico e ambientale di Mazzarino. La collaborazione con altre amministrazioni, enti UNESCO, il Parco Archeologico di Morgantina, il Geopark Rocca di Cerere e il mondo imprenditoriale offre nuove prospettive per la città. Il titolo Mazaris, riferito al primo insediamento di Mazzarino, sottolinea l’importanza del grano come risorsa vitale, richiamando la vasta eredità culturale che si intende promuovere.
Il progetto intende attrarre investimenti e sviluppare forme di turismo sostenibile, non solo per Mazzarino ma per tutta la Sicilia. L’Assessore alla Cultura Filippo Alessi ha ribadito l’importanza di questo progetto nel riaffermare il ruolo centrale della Sicilia nella cultura italiana, dimostrando che anche i piccoli centri possono raccontare grandi storie di riscatto e innovazione. Il deputato Totò Scuvera ha inoltre confermato l’impegno dell’Assemblea Regionale Siciliana a sostenere l’iniziativa.
Il professor Grossi ha descritto i contenuti del dossier, che include sedici progetti focalizzati sulla valorizzazione del grano e delle peculiarità culturali della regione, mirando a creare occupazione e benessere diffuso. Rappresentanti di enti coinvolti nel progetto, come il Parco Archeologico di Morgantina e la Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta, hanno partecipato all’incontro, mostrando ulteriore supporto all’iniziativa.