Il decreto Flussi, voluto dal Governo Meloni, ha ottenuto il via libera definitivo con il voto del Senato il 4 dicembre, dopo l’approvazione alla Camera. Il provvedimento introduce diverse novità riguardanti l’immigrazione e i diritti dei migranti in Italia.
Le principali misure del decreto comprendono: nuove regole per l’ingresso e il soggiorno di lavoratori stranieri, con particolare attenzione ai lavoratori stagionali, badanti e colf; l’elenco dei Paesi considerati sicuri è ora stabilito per legge e non più tramite decreto ministeriale; la competenza sui ricorsi in materia di respingimento passa dalle sezioni immigrazione ai Tribunali di appello; e viene introdotta una maggiore segretezza negli appalti per il controllo delle frontiere. Inoltre, ci sarà una restrizione sui ricongiungimenti familiari.
Il Governo ha ufficializzato una lista di paesi sicuri che include Albania, Algeria, Bangladesh, e altri, con l’intento di facilitare i respingimenti verso questi Paesi. Il decreto prevede anche un cambiamento significativo riguardo alla gestione dei ricorsi per trattenimento dei richiedenti asilo, spostando la competenza dalle sezioni specializzate a una Corte di appello, mentre l’analisi dei telefoni degli stranieri sarà consentita se non collaborano nel fornire la propria identità.
Per quanto riguarda il ricongiungimento familiare, ora è richiesto che il familiare abbia soggiornato legalmente in Italia per almeno due anni e che l’alloggio rispetti specifici requisiti. La legge introduce anche una riduzione dei termini per impugnare i provvedimenti riguardanti la protezione internazionale e stabilisce norme più rigide riguardo il fermo delle navi delle ONG.
Inoltre, è previsto l’affidamento di appalti per la gestione e controllo delle frontiere secondo modalità riservate, mentre per il 2025 ci si aspetta di autorizzare 10.000 ingressi di lavoratori oltre le quote annuali. Le procedure per il rilascio del permesso di soggiorno saranno digitalizzate per rendere più efficienti i processi.
Infine, si prevede che le professioni sanitarie possano essere esercitate temporaneamente da stranieri fino al 2027 senza riconoscimento dei titoli. I lavoratori stranieri vittime di caporalato possono accedere al patrocinio a spese dello Stato, e le sanzioni per i caporali aumentano.