Le evidenze istruttorie hanno confermato la responsabilità di Raul Esteban Calderon e Giuseppe Molisso nell’omicidio di Selavdi Shehaj, noto come ‘Passerotto’, ucciso il 20 settembre 2020 a Torvaianica. La Corte di Assise di Frosinone ha emesso una sentenza di ergastolo per entrambi gli imputati, sostenendo che le comunicazioni tramite il sistema criptato Sky-Ecc hanno permesso di ricostruire dettagliatamente le fasi preparatorie dell’omicidio. Anche Guido Cianfrocca e Luca De Rosa sono stati condannati a tre anni, mentre Enrico Bennato è stato assolto. È emerso che un sesto indagato, Altin Sinomati, è un albanese irreperibile.
Le chat tra Calderon e Molisso evidenziano la volontà di uccidere Shehaj, con chiari riferimenti all’intenzione di completare il delitto nonostante la vittima fosse in gravi condizioni dopo l’agguato. I giudici hanno riconosciuto la premeditazione dell’omicidio, ma non l’aggravante legata al metodo mafioso, ritenendo non sufficienti le evidenze per stabilire un legame con associazioni criminali organizzate. Nonostante la scena del crimine fosse particolarmente eclatante, non ci sono prove che Shehaj o i suoi familiari avessero timori verso un gruppo criminale specifico.
Shehaj, con precedenti per droga, era noto per gestire una piccola organizzazione di spaccio, ma non si trovava al centro di una consorteria di alto profilo. La mancanza di dettagli sul movente del delitto complica l’ipotesi di un conflitto tra bande. Inoltre, la sparizione del cellulare della vittima suggerisce la persistenza di traffici illeciti, rendendo difficile una completa collaborazione delle persone vicine a Shehaj.