Con l’arrivo della stagione estiva, il calciomercato italiano torna a occupare le prime pagine delle cronache sportive. Questo periodo è caratterizzato da trattative intense e movimenti che possono rivoluzionare le formazioni per l’annata calcistica.
Nel mondo del calciomercato, esistono diverse modalità di trasferimento dei giocatori. Il trasferimento a titolo definitivo è il più comune, in cui un club acquista il cartellino del calciatore versando una cifra concordata. Un’altra opzione diffusa è il prestito, che consente a una squadra di utilizzare un giocatore per un periodo limitato, con la possibilità di riscattarlo alla fine del contratto. Un tempo, nel calcio italiano e sudamericano, si praticava anche la compartecipazione, consentendo a due club di detenere congiuntamente il cartellino di un calciatore, con eventuale asta finale in caso di disaccordo.
Le operazioni di mercato nella storia recente seguono due finestre ufficiali: la sessione estiva, che va dal 1° luglio al 1° settembre, e quella invernale, dal 1° gennaio al 1° febbraio. In passato, i periodi di apertura del mercato erano diversi; ad esempio, fino agli anni ’90, la finestra invernale si svolgeva da ottobre a dicembre. Nel 2018, la FIGC tentò di chiudere il mercato estivo prima dell’inizio dei campionati, ma la novità fu ripristinata nel 2019.
Quest’estate, il mercato italiano 2025 si caratterizza per una grande attività da parte delle società di Serie A e B, impegnate a soddisfare le proprie esigenze, che spaziano da acquisti di giocatori affermati a investimenti su giovani talenti. Le trattative più calde riguardano i grandi club, che si muovono tra acquisti e operazioni di prestito, mantenendo sempre sotto controllo il rispetto del fair play finanziario introdotto dalla UEFA. La chiusura del mercato è fissata per la mezzanotte dell’ultimo giorno utile, creando attesa per eventuali colpi di scena.