soldi calcio

Il gioco del calcio è cambiato in maniera radicale negli ultimi decenni e ciò si è reso sempre più evidente dopo l’ingresso dei cosiddetti “petroldollari”. In tempi recentissimi sono Qatar e Arabia Saudita ad aver dimostrato un interesse sempre maggiore verso questa disciplina sportiva: ne sono una prova gli ultimi mondiali di calcio, per la prima volta nella storia giocati in inverno proprio in Qatar ma la Supercoppa italiana, disputata il 18 gennaio scorso a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita. Da non trascurare, inoltre, la maxi operazione economica che ha permesso l’arrivo di Cristiano Ronaldo all’Al Nassr, garantendogli uno stipendio faraonico. L’arrivo della stella portoghese ha acceso i riflettori sul campionato saudita, fino ad ora considerato decisamente in secondo piano ed ora diverse emittenti televisive, in Italia e nel resto del mondo, hanno acquistato i diritti per la trasmissione televisiva della competizione.

L’interesse verso il mondo calcistico ha avuto diversi interessi anche in territorio europeo. Il più celebre, ma non certo ultimo in ordine cronologico, riguarda l’acquisizione del Paris Saint-Germain da parte del fondo Qatar Sports Investments, con presidente Nasser Al-Khelaïfi. La squadra, le quote sui match della Ligue 1 possono mettere in luce un dominio in Francia da un decennio circa. Nonostante l’acquisto di Messi, Neymar e Mbappé però, la formazione parigina non è ancora riuscito ad imporsi a livello europeo e ciò ha un inevitabile impatto su quello che è il valore del club. Tuttavia, resta inserito nelle prime 10 posizioni (al nono posto per la precisione) nella classifica relativa ai club più ricchi del mondo stilata da Forbes (aggiornata al 2022).

 

Il vero campionato dominatore in questa speciale classifica è la Premier League e non a caso è proprio in questo campionato che si è verificata l’ultima importante acquisizione. Il principe saudita Bin Salman, lo stesso che nell’aprile 2022 ha acquisito una nota società di videogiochi, è divenuto il proprietario dell’80% del club e nel 2020 il suo fondo ha fatturato 370 miliardi di euro: un patrimonio così ingente non è comune a nessun’altra proprietà calcistica. La classifica di Forbes è dominata dalle inglesi dal quarto all’ottavo posto: Manchester United (4.2 miliardi di dollari), Liverpool (4.1 miliardi), Manchester City (4 miliardi), Chelsea (3.2 miliardi) e Arsenal (2.8 miliardi). Anche il decimo posto è appannaggio britannico, posizione occupata dal Tottenham (2.3 miliardi).

Le prime posizioni restano ancora saldamente in mano alle due colonne portanti della Liga: il Barcellona è primo (4.76 miliardi di dollari) mentre il Real Madrid occupa il secondo posto (con 4.75 miliardi). I blaugrana, pur attraversando un momento di crisi a livello di risultati, tanto in campionato quanto in Europa, sono reduci da anni di successi su larghissima scala e ciò ha contribuito a portare il nome del club ad un livello elevatissimo e, di conseguenza, ad innalzare il suo valore.

Il terzo posto è occupato dal Bayern Monaco (4.22 miliardi di dollari) mentre è necessario scendere di molto per trovare la prima compagine italiana. La Juventus occupa l’undicesima posizione (con 1.95 miliardi) mentre gli altri tre club si trovano più in basso, dove si scende nel range di valore dei milioni di dollari. È il caso di Inter (14esimo posto con 743 milioni di dollari), Milan (15esimo posto con 559 milioni) e infine la Roma (17esimo posto con 548 milioni).

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