Calciatori sotto inchiesta per scommesse illegali: Fagioli, Tonali e le conversazioni per reclutare nuovi talenti

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Nuovi dettagli emergono sull’indagine della procura di Milano riguardo ai calciatori indagati per scommesse illegali, tra cui Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, frequentemente citati nelle intercettazioni. L’inchiesta ha rivelato che entrambi erano attivi nel coinvolgere colleghi nel giro delle scommesse illecite. Fagioli, in particolare, cerca di reclutare giocatori come Nicolò Zaniolo e i compagni di squadra della Juve, promettendo un vantaggio economico se avesse convinto altri a scommettere con l’allibratore Tommaso De Giacomo, già coinvolto nel giro.

La commissione di scommesse illegali ha portato a squalifiche di 12 e 18 mesi per Fagioli e Tonali, rispettivamente. Tonali, più discreto, avrebbe guidato Florenzi nel mondo delle scommesse, ammettendo di aver scommesso ingenti somme e accumulato debiti superiori a 500.000 euro. Entrambi i giocatori hanno riconosciuto di aver scommesso su piattaforme che garantivano anonimato e senza limitazioni di denaro.

Diversi altri calciatori, tra cui Zaniolo e Bellanova, sono stati menzionati come parte del giro di scommesse, con alcuni di loro sprecando milioni di euro su siti clandestini. L’arbitro Pietro Marinoni è stato segnalato come coinvolto, avendo introdotto Tonali alle scommesse. Zaniolo ha dichiarato di aver percepito la pericolosità della situazione, e il sistema collaudato per saldare i debiti includeva pagamenti in contante o tramite prestanome.

Inoltre, il calciatore della Juventus Leandro Paredes è stato avvistato in una poker room, sebbene abbia negato di aver mai scommesso. L’intera situazione evidenzia un fenomeno serio e preoccupante tra i professionisti del calcio italiano.

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