Fin dall’inizio della sua attività, il Governo ha considerato fondamentale il rafforzamento della tutela della cybersicurezza delle istituzioni. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha risposto a un’interrogazione di Italia Viva riguardo alla cybersicurezza, evidenziando i recenti attacchi informatici. Ciriani ha sottolineato che la debolezza delle reti informatiche era un problema già evidente prima dell’attuale Esecutivo; in effetti, alcune imputazioni nell’indagine in corso a Milano riguardano anche gli anni 2021 e 2022. Il ministro ha messo in luce gli sforzi dell’attuale Governo, in particolare il lavoro per potenziare l’Agenzia per la sicurezza cibernetica (Acn) e l’intero ordinamento cyber, culminato con l’approvazione della legge numero 90 nel giugno 2024.
Ciriani ha esposto i principali aspetti della riforma, che include l’ampliamento dei soggetti della pubblica amministrazione—centrale, regionale e locale—obbligati a notificare gli incidenti informatici. Questa modifica ha anticipato il decreto legislativo Nis 2, permettendo un’immediata attribuzione di risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) a 83 amministrazioni sulla base di progetti di sicurezza informatica. Per questi soggetti è stata prevista una maggiore implementazione delle misure organizzative di sicurezza informatica, compresa l’obbligatorietà della nomina di un Referente per la sicurezza informatica. Quest’ultima figura è fondamentale per garantire una comunicazione più efficace con l’Acn.
In conclusione, il Governo ha messo in atto iniziative significative per affrontare la questione della cybersicurezza, puntando a garantire una protezione adeguata delle istituzioni da minacce informatiche, con una strategia che implica l’inclusione di un numero maggiore di enti pubblici nel sistema di monitoraggio e risposta alle incidenti. Con tali misure, il Governo mira a rafforzare l’infrastruttura di sicurezza e a creare una rete di comunicazione più efficiente tra le varie amministrazioni e l’agenzia competente.