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martedì, 21 Gennaio, 2025
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Borse europee statiche, malessere per i titoli del settore moda

Inizio lievemente positivo per le borse, con l’indice Ftse Mib di Milano che apre in crescita dello 0,09%. Ieri l’indice aveva chiuso con un aumento dello 0,36% dopo la decisione della Banca Centrale Europea (Bce) di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, in linea con le attese. Il bilancio provvisorio della settimana mostra una crescita dell’indice di poco meno di mezzo punto percentuale. Tuttavia, ieri i prezzi dei titoli di Stato sono scesi, comportando un aumento dei rendimenti, in particolare per il Btp decennale italiano, salito di 13 punti base, raggiungendo il 3,31%. Diversi analisti attribuiscono questo movimento alla comunicazione della Bce, che ha confermato l’intenzione di continuare a ridurre i tassi nelle prossime riunioni e di prendere decisioni basate sui dati mensili. Oggi lo spread rimane stabile, con rendimenti leggermente in aumento, arrivati al 3,33%.

Nella notte, i mercati asiatici hanno registrato cali significativi, in particolare in Cina, con Shanghai a -1,96% e Hong Kong a -2,18%. Ieri a Pechino si è conclusa la conferenza annuale di pianificazione economica, durante la quale i leader politici hanno sollecitato politiche fiscali di stimolo, l’aumento del deficit e un moderato allentamento della politica monetaria. I mercati si aspettavano segnali di maggiore incisività. Anche Tokyo ha mostrato un ribasso, chiudendo a -1,02%.

I future sugli indici di Wall Street sono invece positivi, con il contratto sul S&P 500 che segna +0,28% e quello sul Nasdaq +0,55%, riaccendendo gli entusiasmi dopo la flessione di ieri. A Piazza Affari, il titolo Tim guadagna lo 0,32%. Il ministero dell’Economia e Retelit, che sono i potenziali acquirenti di Sparkle, una società operante nel settore dei cavi sottomarini, hanno comunicato che presenteranno un’offerta entro il 18 dicembre, due giorni dopo la scadenza precedentemente stabilita. Tra gli altri titoli, i maggiori guadagni sono per Iveco (+1,40%) e Ferrari (+0,90%), mentre i maggiori ribassi interessano Brunello Cucinelli (-1,32%) e Moncler (-1,49%). Fuori dal paniere principale, Salvatore Ferragamo segna un -1,11%.

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