C’è chi inizia il conto alla rovescia per l’estate e chi, per contrastare mesi di indolenza, si prepara alla prova costume. Altri, più saggi, si ribellano al tempo che avanza, godendosi la vita senza fretta. Si tratta di un altro Ponente ligure, un luogo da esplorare lentamente, a passo d’uomo o donna, dove il tempo è scandito come il movimento delle ruote di un mulino, luoghi che una volta vivevano di commercio con il mare Ligure. Oggi, queste località stanno ritrovando il loro splendore, pronte ad accogliere escursionisti di tutti i livelli.
Si parla di Borghi di Ponente, un insieme di tre comuni: Cervo, Diano Arentino e Villa Faraldi, che comprendono piccoli gioielli sconosciuti ai più e per questo ben conservati nella loro genuinità. Villa Faraldi, in particolare, ha un toponimo legato ai Longobardi, nonostante il mare sia visibile solo in lontananza, mentre nelle colline abbondano gli olivi taggiaschi. Questo comune diffuso riunisce i borghi di Deglio, Riva, Tovo e Tovetto, collegati da strade di campagna e mulattiere immerse in un mare di verde oliva.
La musica è una presenza costante nella tradizione di queste terre, che un tempo tracciava il ritmo della vita quotidiana. I terrazzamenti delle colline e le mulattiere testimoniano un’epoca in cui il territorio era vivo e in movimento, in sintonia con le melodie delle generazioni passate. Oggi, questi luoghi invitano a essere riscoperti, offrendo un’esperienza autentica lontana dalle mete turistiche più affollate.