Finalmente si discute del problema del ‘caro bollette’. A partire dal 2024, il prezzo dell’energia in Italia è aumentato continuamente, raggiungendo un incremento del 44% a gennaio 2025 rispetto all’anno precedente, nettamente superiore a quello di altri paesi europei. Da vent’anni, il costo energetico italiano è maggiore della media europea a causa della dipendenza dal gas naturale e dai fornitori di gasdotto. Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia, evidenzia anche il contributo della crisi ucraina, della pandemia, e degli investimenti necessari per modernizzare le reti di distribuzione per affrontare le inefficienze attuali e la transizione ecologica. Il governo ha adottato misure di contenimento come bonus sociali e incentivazioni al risparmio energetico, ma finora non ha prodotto risultati sistematici, causando distorsioni nel mercato. Recentemente, è stata annunciata l’introduzione di ulteriori misure di mitigazione.
Meritocrazia Italia sottolinea l’urgenza di adottare misure durature e sostenibili, evitando soluzioni temporanee e palliative. La chiave per affrontare il problema è l’indipendenza energetica, diversificando fonti e fornitori di energia. Si propone di massimizzare l’uso delle energie rinnovabili, promuovere un nucleare sicuro e sviluppare tecnologie sostenibili innovative, come la geotermia profonda. Ulteriori raccomandazioni includono maggiore trasparenza sui costi, rappresentazioni chiare in bolletta riguardo al costo dell’energia a seconda della sorgente, e l’ampliamento delle fasce di tutela economica. Si suggerisce anche di rivedere il sistema del prezzo marginale e introdurre un price cap di riferimento, oltre a disaccoppiare il costo dell’energia nazionale da quello del gas e da potenziali fenomeni speculativi.