“Black Phone 2” è ora nelle sale, e il successo del primo film ha portato a questo atteso sequel con Ethan Hawke. Rivediamo i fatti salienti del primo capitolo per capire come si arriva a questo seguito.
Nel finale di “Black Phone”, il sadico assassino conosciuto come Il Rapace, interpretato da Hawke, viene ucciso da Finney, il giovane protagonista. Grazie ai consigli dei fantasmi di altri bambini, Finney riesce a intrappolarlo e a strangolarlo con il cavo del telefono. Poco prima di morire, rimuove la maschera del killer, mentre la polizia trova numerose prove contro di lui, ponendo fine alla sua spietata serie di delitti.
Tuttavia, il primo film stabilisce che Finney e sua sorella Gwen possono comunicare con i morti tramite il ‘Telefono Nero’. Questo suggerisce che, nonostante la morte del Rapace, il suo potere potrebbe continuare a influenzare gli eventi. Finney, alla fine del film, appare più sicuro di sé, consapevole delle sue capacità psichiche, mentre la trama accenna a tratti unici tra i due fratelli.
Nel sequel, Ethan Hawke riprende il ruolo del Rapace, e Mason Thames e Madeleine McGraw tornano rispettivamente nei ruoli di Finney e Gwen. Adesso Finney ha diciassette anni e si ritrova a lottare con il suo passato, mentre Gwen, ora quindicenne, comincia a ricevere inquietanti telefonate e visioni. Determinata a capire il mistero, scopre un legame tra il Rapace e la sua famiglia.
Il regista Scott Derrickson promette un film più maturo e inquietante, con un’importante evoluzione del personaggio di Finney, e un’attenzione al tema dell’amore, insieme alla paura. “Black Phone 2” si presenta quindi come un film di formazione per adolescenti, più viscerale e spaventoso del predecessore.
