Il benessere psicologico e lo sport possono andare di pari passo anche dopo la fine del sogno di diventare professionisti. Il Crystal Palace, club londinese di Premier League, ha avviato il progetto “Eagles’ Nest Aftercare Hub”, dedicato ai giovani calciatori esclusi dalle proprie Academy. Questo programma offre un supporto triennale che comprende assistenza psicologica, orientamento lavorativo e reintegrazione sociale, trasformando l’abbandono in un’opportunità di crescita.
Nel Regno Unito, migliaia di ragazzi aspirano a entrare nel calcio professionistico, ma solo una piccola parte riesce a farlo. Questa iniziativa rappresenta una nuova responsabilità per i club, che non devono limitarsi a formare atleti, ma anche accompagnare i giovani nel loro futuro.
Dentro le Academy calcistiche convivono destini contrastanti: mentre alcuni raggiungono la prima squadra, molti altri vedono il loro sogno interrompersi bruscamente. Questo passaggio può generare un vuoto difficile da gestire, che influisce negativamente sul benessere psicologico e sull’autostima.
Il progetto del Crystal Palace si basa sull’idea fondamentale di prendersi cura delle persone. Ogni giovane che esce dall’Academy senza contratto riceve il supporto di un tutor personale. Il club inoltre offre opportunità di rientro temporaneo, permettendo ai ragazzi di partecipare a esperienze lavorative in vari settori legati al calcio.
Questo approccio integra il benessere psicologico con lo sport. Altre iniziative, come il programma scolastico “Team Mates” e campagne per il disagio mentale, rafforzano il messaggio. Il modello del Crystal Palace può essere replicato in Italia, con supporti post-percorso nelle giovanili, ruoli alternativi nello sport e creazione di reti di supporto tra scuole e comunità.