Lunedì 10 novembre, il Teatro Piccinni di Bari ospiterà “Casa dolce casa – La domotica delle relazioni”, uno spettacolo che conclude una rassegna culturale dedicata alla salute mentale. L’evento, prodotto dal laboratorio teatrale della compagnia Margine Comunicante e da transverberA, si inserisce nel contesto di [spatia], un’iniziativa che ha promosso dialogo e riflessione sul benessere mentale attraverso vari eventi tra Bari, Taranto e Massafra.
L’appuntamento inizia alle 18 con i saluti istituzionali e prosegue alle 19 con lo spettacolo. La rassegna, organizzata dalla Cooperativa Sociale Spazi Nuovi e co-progettata da Odd Episodes e dal gruppo transverberA, utilizza il linguaggio teatrale per aprire uno spazio di discussione su cultura, arte e salute mentale. La produzione teatrale focalizza sull’idea di comunità e sul concetto di accoglienza, esplorando il tema del sentirsi a casa e della relazione con l’altro.
Lo spettacolo trae ispirazione dal progetto “E se fossi costretto a rimanere?”, promosso dal Dipartimento di salute mentale della ASL di Caserta e realizzato in collaborazione con la Fondazione Bonaventura. Durante la performance, un gruppo di artisti costruisce e de-costruisce la scena, con personaggi che esplorano la paranoia come una malattia “domestica”.
La sinossi racconta di sopravvissuti a una catastrofe che, privi di memoria, sognano un mondo migliore. Ma minacce invisibili interrompono la loro ricerca di serenità, mettendo a dura prova i loro legami. L’opera invita a riflettere su come una percezione alterata dell’altro può trasformare relazioni potenzialmente accoglienti in situazioni di conflitto.
L’ingresso è gratuito.