Torna ogni anno, nella notte tra sabato e domenica dell’ultimo weekend di ottobre, l’ora solare, che sostituisce l’ora legale. Le lancette degli orologi verranno spostate indietro di un’ora, dalle 3 alle 2 del mattino. Questa modifica comporta un’ora in più di sonno per la prima notte, ma si tradurrà anche in una minore illuminazione nel pomeriggio.
Il passaggio a ora solare influisce sul benessere psicologico di alcune persone, soprattutto bambini e anziani. Inizialmente, si possono manifestare sensazioni di stanchezza, irritabilità e disturbi del sonno a causa della riduzione delle ore di luce diurna. È fondamentale ricordare che questo stato è temporaneo e che piccoli cambiamenti nella propria routine possono aiutare a superarlo.
L’ora legale ha come obiettivo principale il risparmio energetico. Aumentando le ore di luce solare, si riduce il consumo di elettricità. Durante il periodo di validità dell’ora legale, l’Italia ha registrato risparmi significativi, pari a circa 100 milioni di euro, con una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica.
Negli ultimi anni, si è discusso dell’abolizione del cambio dell’ora. Un sondaggio ha mostrato che il 76% dei cittadini europei si è dichiarato favorevole all’idea. Tuttavia, gli Stati membri dell’Unione Europea non hanno ancora concordato una decisione definitiva. Nel 2019, il Parlamento ha votato per interrompere i cambi semestrali, ma il processo è stato rallentato dalla pandemia e dalla crisi energetica.
Attualmente, le preferenze variano: i Paesi del Nord tendono a favorire l’ora solare, mentre quelli del Sud preferiscono l’ora legale. Adottare l’ora solare significa anche avere minor necessità di illuminazione nelle abitazioni e negli edifici, contribuendo a un minor consumo energetico.