Nel corso degli ultimi anni in più occasioni Belen Rodriguez ha raccontato del suo passato difficile in Argentina. Tanti sacrifici, una vita lontana da quella che ha adesso e anche esperienze traumatiche. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera la showgirl ha ricordato di quando si è persa in un bosco, ma soprattutto di quando è stata sequestrata. Un gruppo di banditi armati ha legato Belen e la sua famiglia, i malviventi hanno risparmiato i Rodriguez, ma hanno svaligiato la loro casa.

“Mio padre – sempre per le regole della chiesa protestante – non mi permetteva di andare a ballare, né di partecipare ai viaggi di scuola. Vietato mettere gonne corte, vietato ascoltare musica, tranne le canzoni religiose. Insomma, non potevo fare niente, a parte frequentare la chiesa e prendere parte alle iniziative religiose tipo le escursioni.

Una volta abbiamo fatto un’escursione in montagna, senonché ci perdiamo e arriva la notte. Camminiamo sul sentiero stretto, in fila indiana, mano nella mano. Nei tratti pericolosi io chiudevo gli occhi e stringevo forte la mano di Mariano, il ragazzino che mi piaceva. Allora pensavo: vorrei che questa notte durasse tantissimo. Per la sensazione speciale di fidarci l’uno dell’altro”.

Belen Rodriguez: “Legata, ho pensato che mi avrebbero ucciso”.

“Cos’era la paura? Non la notte, non il bosco, ma la vita quotidiana. Il fatto che la gente non avesse da mangiare. Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro.

Ci legano, pistole puntate alla testa. Oggetti rubati? Dalle tazzine di caffè alle forchette. Dalla televisione alle lenzuola. Vestiti, scarpe, mutande, il mio book fotografico da modella. Con lo stipendio del volantinaggio avevo comprato un paio di stivali a rate. Neri, con le borchie, il mio orgoglio. Così, mentre loro saccheggiano casa, io, con le mani legate, riesco a spostarmi e a prendere gli stivaletti per nasconderli nella fessura del divano letto. Stivaletti salvi! Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Nel bagno loro vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”.

Dopo quell’esperienza terribile Belen ha iniziato a pensare di venire in Italia, dove poi ha trovato l’amore e il lavoro dei suoi sogni: “Decido di andarmene. Vengo in Italia con un contratto di modella“.



Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *