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BCE e il Taglio dei Tassi: Previsioni sui Mutui dopo i Dazi di Trump

La Banca centrale europea (Bce) sta monitorando l’inflazione e potrebbe decidere di ridurre i tassi d’interesse per mantenere la stabilità dei prezzi. Un possibile taglio dei tassi renderebbe più convenienti i mutui a tasso variabile, legati all’Euribor, mentre i mutui a tasso fisso di nuova erogazione potrebbero diventare più competitivi. Tuttavia, i mutui a tasso fisso già attivi non beneficeranno di questa misura. La decisione sarà presa il 17 aprile durante la riunione del Consiglio direttivo della Bce, guidata da Christine Lagarde, che potrebbe optare per un taglio di 0,25 punti percentuali, portando il tasso di deposito al 2,25%.

Le dinamiche interne all’Eurozona, come il rafforzamento dell’euro e la diminuzione dei prezzi energetici, insieme ai dazi imposti da Donald Trump, contribuiscono all’incertezza economica. Gli analisti prevedono che la riduzione dei tassi sia necessaria per supportare la crescita economica e contrastare l’apprezzamento della moneta europea. Secondo le proiezioni, il mercato si aspetta almeno altri due tagli entro la fine dell’anno.

Per i mutuatari, la riduzione dei tassi comporterebbe un risparmio immediato: ad esempio, la rata média di un mutuo variabile potrebbe scendere da 640 a circa 623 euro, con un risparmio di 17 euro al mese. Attualmente, i mutui a tasso fisso sono leggermente più convenienti rispetto a quelli variabili. La presidente della Bce tiene aperte tutte le opzioni mentre il board discute tra posizioni prudenti ed espansive. La prossima decisione sui tassi sarà cruciale per l’economia europea e per i mutui.

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