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martedì, 10 Dicembre, 2024
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Bambino Gesù e la missione in Kenya

Un’équipe multidisciplinare dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha recentemente concluso una missione formativa al Ruaraka Neema Hospital di Nairobi, Kenya, in collaborazione con World Friends Kenya e finanziata dalla Fondazione Maria Enrica. L’iniziativa è mirata a potenziare le competenze diagnostiche del personale sanitario locale, con un focus particolare sulle tecniche di imaging pediatrico. Questo progetto è parte di un programma internazionale più ampio per rafforzare i sistemi sanitari di vari Paesi e fornire strumenti chiave per affrontare le sfide delle emergenze pediatriche.

Durante la missione, l’attenzione è stata rivolta all’addestramento del personale keniota su tecniche diagnostiche avanzate, come l’ecografia point of care e la tomografia computerizzata (TC). La dottoressa Anna Maria Musolino ha evidenziato l’importanza di saper eseguire ecografie al letto del paziente in situazioni di emergenza, dove il tempo è fondamentale. Le simulazioni e i casi clinici reali hanno permesso al personale di acquisire nuove abilità, che contribuiranno a diagnosi rapide e accurate, riducendo i tempi di intervento.

Il dottor Marco Cirillo ha sottolineato l’importanza della formazione sull’uso della TC in pediatria, con particolare focus sulla radioprotezione. Le sessioni pratiche hanno familiarizzato i partecipanti con apparecchiature recentemente introdotte, applicando protocolli internazionali. Questo progetto ha un impatto sociale significativo, poiché in Kenya l’accesso a cure specialistiche è limitato e le strutture sanitarie non sempre soddisfano le esigenze pediatriche.

La collaborazione con centri come il Bambino Gesù è cruciale per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria pubblica e per affrontare malattie complesse in modo più efficace, limitando la necessità di trasferimenti costosi all’estero. La missione rientra in un vasto programma di solidarietà dell’ospedale italiano, attivo in dodici Paesi per ridurre le disuguaglianze sanitarie globali e creare infrastrutture sanitarie capaci di sostenere autonomamente i sistemi sanitari locali.

Il monitoraggio costante dei progressi avviene tramite sessioni di formazione a distanza, garantendo continuità nel supporto e aggiornamento delle competenze. Questo approccio trasforma ogni missione in un investimento duraturo, sostenendo la crescita e la sostenibilità delle strutture sanitarie nei Paesi in difficoltà. Iniziative come questa evidenziano come la collaborazione internazionale possa promuovere il benessere globale, migliorando la risposta alle emergenze sanitarie e costruendo sistemi più resilienti e autosufficienti.

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