Il musicista Nick Becattini è deceduto all’età di 62 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama musicale, soprattutto nel genere blues. Malato di SLA dal 2018, Becattini ha continuato a esibirsi fino all’ultimo momento, mostrando la sua straordinaria dedizione alla musica. È stato un protagonista del Pistoia Blues, festival che ha una particolare importanza per lui, essendo la sua città natale. È morto nella sua casa di Camaiore, in provincia di Lucca, circondato dalla moglie Luisa e dai figli Marco e Bambi.
La scomparsa di Becattini ha scosso non solo il mondo della musica italiana, ma anche quello internazionale, dove era molto apprezzato come chitarrista blues. Il suo stile si è evoluto nel tempo, incorporando elementi di rock, soul e funk, riflettendo la sua esperienza di vita, inclusi i periodi trascorsi a Chicago, città che ha fortemente influenzato la sua musica.
L’ultima esibizione di Nick è avvenuta al Pistoia Blues lo scorso luglio, dove ha eseguito un brano inedito dal titolo “Sweet Home Pistoia”, suscitando emozione tra il pubblico. L’evento è stato un tributo al suo talento, e il sindaco di Pistoia ha espresso la commozione collettiva nell’applaudire l’artista, un gesto che continua a risuonare tra gli abitanti della città.
Per quanto riguarda i dettagli delle sue esequie, la camera ardente è stata allestita nella chiesa di Santa Teresa a Camaiore, con una cerimonia in programma per la mattina del 12 settembre. Il funerale si svolgerà nello stesso giorno alle 16 presso la chiesa di San Paolo a Pistoia.
Nick Becattini, chitarrista e cantante, ha iniziato la sua carriera musicale nel 1986 con i Model T, portando la sua musica anche sul palcoscenico del Chicago Blues Festival. La sua passione, insieme al suo straordinario talento, lo ha reso un’icona nel genere blues, e la sua eredità continuerà a ispirare generazioni di musicisti e appassionati.