Durante la 70esima edizione dei David di Donatello, il regista Pupi Avati ha lanciato un appello alla politica italiana, invitando Giorgia Meloni ed Elly Schlein a collaborare per affrontare le problematiche del cinema nazionale. Ricevendo il premio alla carriera, Avati ha sottolineato che l’iniziativa “Cinema Revolution” del governo non basta, evidenziando il divario tra la realtà dell’industria cinematografica e l’opulenza della manifestazione.
In un’intervista al Corriere della Sera, il regista ha rivelato di essere stato contattato da Schlein, con cui ha discusso della creazione di un’Agenzia del cinema simile a quella francese, che ha garantito il successo del settore. Avati ha suggerito un incontro con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sottolineando l’importanza del supporto economico per il cinema.
Avati ha anche criticato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, affermando che non possiede le competenze necessarie per promuovere il cinema. Ha citato l’ironia di altri artisti riguardo alla sua figura, specificando che Giuli è certamente una brava persona ma poco esperta nel campo del cinema. L’86enne regista ha ribadito che le divisioni tra destra e sinistra nel mondo cinematografico sono obsolete e controproducenti.
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Fonte: www.virgilio.it