Il ministro Adolfo Urso ha tenuto oggi una video conferenza da Bruxelles con il vicecancelliere tedesco Robert Habeck per discutere della crisi del settore automotive in Europa, in vista del consiglio Competitività che si svolgerà domani. Durante l’incontro, Urso ha presentato i principali aspetti della sua proposta di politica industriale europea per l’automobile, suggerendo di anticipare l’attivazione della clausola di revisione del “Regolamento sulle emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli leggeri” dalla fine del 2026 ai primi mesi del 2025. Questa modifica mirerebbe a fornire maggiore certezza alle aziende del settore per pianificare investimenti a lungo termine. Habeck ha condiviso questa proposta, riconoscendo la sua rilevanza.
Entrambi i leader hanno accettato l’importanza di un approccio che promuova la neutralità tecnologica e la necessità di investimenti congiunti, sia pubblici che privati, per sostenere l’industria europea di fronte alle sfide globali attuali. Questo approccio è stato sostenuto dal rapporto sulla competitività redatto da Mario Draghi, che evidenzia la necessità di strategie coordinate a livello europeo per affrontare il cambiamento del mercato automotive e di rimanere competitivi a livello internazionale.
La crisi nel settore automotive in Europa è un tema di crescente importanza, considerando le pressioni derivanti dalla transizione ecologica e dalle nuove normative in materia di emissioni. Urso e Habeck hanno discusso come le politiche industriali possono contribuire a una trasformazione sostenibile del settore senza compromettere l’occupazione o la competitività delle aziende europee. Investimenti mirati e collaborazioni potrebbero rivelarsi fondamentali per garantire che l’industria automobilistica europea non solo si adatti ai cambiamenti in corso, ma si posizioni anche come leader innovativo a livello globale.
La video conferenza ha quindi rappresentato un importante passo verso una strategia comune tra Italia e Germania, riflettendo l’impegno di entrambi i paesi a lavorare insieme su questioni cruciali per il futuro del settore automotive europeo. Con l’arrivo delle nuove tecnologie e l’emergere di concorrenti globali, è essenziale che l’Europa adotti un approccio proattivo e collaborativo per garantire un futuro sostenibile e prospero per l’industria dell’automobile.