La Cina e gli Stati Uniti si avvicinano a una guerra commerciale, con i dazi cinesi in arrivo il 10 febbraio, a meno di un disinnesco dei conflitti. Il presidente Trump ha annunciato un aumento delle tariffe sulle merci cinesi, mirato a far sì che Pechino combatta le esportazioni di Fentanyl verso gli USA. In risposta, la Cina ha alzato le tariffe del 10-15% su alcune esportazioni americane. Zhang Yanshen ha avvertito che questo potrebbe essere solo l’inizio di una fase difficile della guerra commerciale. Anche se si attendevano colloqui tra Trump e Xi, questi sembrano non essersi realizzati, con Trump che ha dichiarato di non avere fretta dopo l’aumento delle tariffe.
Gli analisti osservano che il breve lasso di tempo tra l’annuncio e l’entrata in vigore delle tariffe potrebbe essere stato problematico per Xi, visto come una mancanza di equità nelle trattative. Le tariffe cinesi riguardano un numero minore di prodotti, suggerendo una possibilità di negoziato. Secondo gli esperti, i colloqui potrebbero essere falliti perché Trump richiede cooperazioni su questioni diverse, come la pressione sulla Russia o la cessione della proprietà di TikTok.
Wendy Cutler ha suggerito che la Cina adotterà un approccio attendista, temendo ulteriori dazi. È difficile pensare a un accordo rapido, soprattutto su temi complessi come la guerra in Ucraina. Il governo cinese sembra pronto ad affrontare l’aumento delle tariffe, poiché la quota delle esportazioni verso gli USA è diminuita. Tuttavia, alcuni economisti stimano che le tariffe potrebbero avere un impatto significativo sull’economia cinese, con una possibile riduzione del Pil dello 0,7% in caso di aumento sostanziale delle tariffe.