In Italia, i prezzi della benzina e del diesel sono tornati a salire, raggiungendo livelli mai visti dal mese di agosto, e creano preoccupazione per la vita quotidiana degli italiani nel 2025. Dopo tre aumenti consecutivi, le quotazioni dei prodotti raffinati sono calate martedì 15 gennaio, ma i prezzi alla pompa continuano a registrare un incremento. La benzina ha toccato una media di 1,81 euro al litro, il prezzo massimo dal 9 agosto 2024, mentre il gasolio ha superato 1,71 euro al litro, registrando un picco dal 28 agosto 2024.
Nei distributori autostradali, la situazione è ancora più grave, con prezzi medi di 1,9 euro al litro per la benzina in modalità self service e 1,82 euro per il gasolio. L’azienda Tamoil ha aumentato di 2 centesimi al litro i propri prezzi raccomandati. Secondo i dati comunicati dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese, le medie dei prezzi di benzina, diesel, gpl, metano e gnl, rilevati su circa 18mila impianti, sono stati i seguenti:
– Benzina self service: 1,807 euro/litro (+7 millesimi)
– Diesel self service: 1,711 euro/litro (+8 millesimi)
– Benzina servito: 1,944 euro/litro (+4 millesimi)
– Diesel servito: 1,848 euro/litro (+5 millesimi)
– Gpl servito: 0,738 euro/litro (+1 millesimo)
– Metano servito: 1,467 euro/kg (+1 millesimo)
– Gnl: 1,444 euro/kg (+2 millesimi)
Per quanto riguarda le autostrade, i prezzi medi erano:
– Benzina self service: 1,903 euro/litro
– Gasolio self service: 1,815 euro/litro
– Gpl: 0,869 euro/litro
– Metano: 1,527 euro/kg
– Gnl: 1,580 euro/kg
Accanto a queste difficoltà, gli italiani dovranno anche far fronte a un aumento delle bollette nel 2025, stimato da Nomisma Energia in un incremento del 10%, che comporterà una spesa in più di 216 euro all’anno per ciascuna famiglia, portando il totale annuale a 2.297 euro per utenza. Questa combinazione di aumenti crea ulteriori preoccupazioni sul futuro delle famiglie italiane.