Recentemente, Timm Barlet è stato nominato a capo di Audi Italia, portando con sé una solida esperienza internazionale. Ha lavorato in America Latina e nel Nord Europa e ora affronta una nuova sfida in Italia, un paese che lo ha colpito per la sua passione e professionalità.
Barlet esprime il suo orgoglio nel guidare un team che ha dimostrato grande competenza nel settore automobilistico. La sua ammirazione per l’Italia si manifesta nella sua cultura e nel suo equilibrio tra emozione e rigore, smentendo il cliché dell’italiano improvvisato. Secondo lui, il mercato italiano è dinamico, influenzato da gusto e passione.
Riguardo alle differenze tra le varie realtà in cui ha lavorato, Barlet sottolinea che in Europa esiste un contrasto tra il Nord e il Sud, con l’Italia che combina forte emotività e professionalità. In America Latina, ha notato una minore attenzione ai dettagli nel business rispetto all’Italia.
In vista della crescente competitività dei costruttori cinesi, Barlet sostiene che la competizione spinge a migliorarsi. Audi punta su una tecnologia che semplifica la vita del cliente, evitando inutili complicazioni. Il nuovo design, guidato da un italiano, mira a essere distintivo e inimitabile.
Rispondendo a critiche sulla presunta staticità del design Audi, ricorda il recente lancio della nuova Q3, insieme a modelli come Q5 e A6, che mostrano un’evoluzione nello stile. Per Audi, il “premium” non è ostentazione, ma valore durevole e miglioramento dell’esperienza di guida.
Barlet riconosce l’importanza della rete di concessionari, investendo nella loro formazione per creare una vera partnership. Infine, nel contesto della transizione elettrica, evidenzia la flessibilità dell’offerta Audi, che include motori termici, ibridi e completamente elettrici, per rispondere alle diverse esigenze del mercato. Anche se non può confermare il futuro della TT, lascia intendere che ci potrebbero essere novità interessanti in arrivo.
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