La Russia ha intensificato le sue accuse contro il presidente Sergio Mattarella dopo che quest’ultimo ha paragonato la recente aggressione russa all’Ucraina al progetto del Terzo Reich. Le dichiarazioni di Mattarella, pronunciato il 5 febbraio a Marsiglia, hanno scatenato la reazione della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito le sue affermazioni come “invenzioni blasfeme”. Inoltre, gli hacker filorussi del gruppo NoName057(16) hanno mirato a circa 20 siti italiani, tra cui quelli di Intesa Sanpaolo e degli aeroporti di Malpensa e Linate, rivendicando gli attacchi tramite Telegram e accusando Mattarella di russofobia.
Gli attacchi DDoS, che hanno colpito diverse istituzioni italiane, non sembrano aver causato effetti diretti sui servizi grazie all’intervento dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. NoName057(16) è noto per attaccare siti web di governi e aziende pubbliche, e non è la prima volta che prende di mira l’Italia. Le sue azioni includevano attacchi precedenti ai siti della premier Giorgia Meloni e di vari ministeri.
Mattarella ha affermato che la storia deve insegnare a evitare lo spirito di dominazione che ha portato a conflitti, sottolineando come la crisi attuale richieda cooperazione piuttosto che conflitto. Zakharova ha avvertito che le affermazioni di Mattarella non rimarranno senza conseguenze, accrescendo le tensioni tra Italia e Russia. In sintesi, l’Italia deve affrontare non solo attacchi informatici, ma anche le gravi ripercussioni diplomatiche derivanti dalle recenti dichiarazioni del suo presidente.