Un importante sviluppo legale ha avuto luogo per gli ex dirigenti di Banca Marche e Medioleasing, accusati di bancarotta. Dopo un lungo processo, la Corte d’Appello ha emesso una sentenza di assoluzione totale per sei ex vertici, tra cui l’ex direttore generale di Banca Marche, Massimo Bianconi, che in primo grado aveva ricevuto una condanna a dieci anni e mezzo di carcere.
Le assoluzioni sono state formulate con frasi come “il fatto non sussiste” e “non aver commesso il fatto”, a seguito della dichiarazione di dissesto dell’istituto di credito nel 2016, che aveva causato ingenti perdite per azionisti e risparmiatori. Anche altri quattro ex dirigenti hanno ricevuto la stessa sorte, risolvendo anni di incertezze legali, dopo che già sei dei dodici imputati iniziali erano stati assolti nel primo grado.
La sentenza, letta dalla giudice Antonella di Carlo, ha destato una certa soddisfazione fra i difensori degli assolti. L’avvocato Renato Borzone ha evidenziato come la corte abbia esaminato con attenzione i documenti del caso, restituendo dignità a Bianconi. Anche Giuseppe Paci, un altro degli assolti, ha sottolineato l’importanza della sentenza, che ha influito negativamente sulla sua vita negli ultimi anni.
Le motivazioni della sentenza saranno rese pubbliche fra 90 giorni. Alcuni dei dirigenti hanno già espresso la loro soddisfazione, evidenziando l’impatto negativo che le accuse avevano avuto sulle loro vite professionali e personali. La questione mette in luce anche le difficoltà economiche che ha affrontato la regione Marche, la quale dipendeva significativamente dallo sviluppo di istituti come Banca Marche e Medioleasing.