Antonella Giuli, sorella del ministro della Cultura Alessandro, risponde alle critiche lanciate dal programma “Report” di Rai Tre, che accusa la giornalista di lavorare per Fratelli d’Italia mentre è assunta alla Camera dei Deputati. In una lettera pubblica, Giuli denuncia le affermazioni del programma come manipolatorie e diffamatorie.
Evidenzia che l’inviato Giorgio Mottola ha insinuato che lei diserti il lavoro per prestare servizio a Fratelli d’Italia, sostenendo inoltre che lavori nel fine settimana in conflitto con le norme contrattuali. Giuli sottolinea che il suo rapporto di amicizia con Arianna Meloni, fondato su una comune militanza politica, non giustifica le accuse mosse nei suoi confronti. In realtà, ha sempre onorato il suo impegno professionale alla Camera, gestendo conferenze stampa di vari gruppi politici.
Antonella parla anche della pressione mediatica e del clima intimidatorio che ha subito, in particolare per il suo ruolo pubblico. Si chiede quale sia il problema nella modalità con cui trascorre il tempo libero, che per lei è dedicato alla famiglia, specialmente alla cura dei suoi due figli, uno dei quali, Giulio, è affetto da una grave malattia. A causa di ciò, è esonerata dalla rassegna stampa mattutina per poter accompagnare il figlio a scuola.
Giuli esprime la sua frustrazione per dover giustificare pubblicamente la sua vita personale e il diritto di occuparsi del suo bambino. Sottolinea l’importanza di rispettare il diritto alla privacy e il dolore che vive quotidianamente come madre. Infine, pone una domanda cruciale: è giusto che si trovi nella posizione di dover difendere il proprio diritto a prendersi cura di un figlio malato?
Riflette sul futuro e su come suo figlio potrebbe affrontare questa situazione una volta cresciuto. Conclude chiedendo che risposte abbiano coloro che hanno contribuito a diffondere questi teoremi falsi e lesivi. La lettera è un appello alla comprensione e al rispetto della vita privata, soprattutto in un contesto di continua esposizione mediatica.