Giulia Impache è un’artista che combina sonorità antiche e contemporanee, dando vita a un percorso musicale unico. Il suo nuovo singolo “Occhi” rappresenta un momento fondamentale della sua carriera, fondendo influenze medievali, folk ed elettronica in un brano dove «erano solo gli occhi a parlare».
Nell’intervista, Giulia descrive “Occhi” come un tentativo di unire tutti i suoi ascolti. Gli occhi, simboli di emozioni e silenzio, sono al centro della sua ispirazione. Il video del brano, diretto dalla regista Luce, esplora una simbologia intima attraverso ninna nanne e iconografie sacre, creando una preghiera laica e un inno alla riscoperta di sé.
Giulia definisce la sua musica come “ibrida”, sottolineando l’importanza di esplorare senza limiti di genere. Sostiene che la varietà arricchisce e, se potesse, abolirebbe le etichette musicali, ritenendole limitanti. La sua passione per la musica medievale si è sviluppata attraverso studi storici e musicali, considerandola un periodo affascinante e contemporaneo.
Parlando della voce, Giulia afferma che per lei rappresenta un flusso continuo con il corpo. La scrittura e il canto le permettono di esprimere pensieri e emozioni, trasformando esperienze in musica. La collaborazione con Luce per il video di “Occhi” è stata fondamentale: insieme hanno creato un’estetica che unisce sacro e intimo, riflettendo il messaggio del brano.
La ricerca visiva di Giulia si integra profondamente con la sua musica; provenendo dalla pittura astratta, immagina i suoi brani come immagini evocative. La moda gioca un ruolo importante nel suo stile espressivo, grazie alla stylist Sarah Podestani.
La sua connessione con l’arte, che ha iniziato da bambina disegnando fumetti e studiando storia dell’arte, è un aspetto centrale della sua identità. Giulia sogna di suonare in Giappone e si descrive come una musicista in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove idee.
La sua passione per il mare e i Beatles, che ha ascoltato ripetutamente, rivela il suo legame profondo con la musica. Durante l’estate, ha vissuto un’esperienza unica con la seggiovia sul Gran Sasso, sottolineando la sua ricerca di avventure e nuove sensazioni.