Anna, come recentementе accaduto a Laura Pausini, ha interrotto un concerto a causa di due fan che si stavano picchiando sotto il palco. Mentre Pausini ha chiesto alle litiganti di fare pace con un gesto simbolico, Anna è stata più diretta e ha espresso il suo disappunto in modo vivace, chiedendo perché volessero combattere in un contesto così festoso. La sua reazione ha colpito e divertito il pubblico.
In un’intervista con Vanity Fair, Anna ha parlato del suo percorso musicale e del supporto incondizionato ricevuto dai suoi genitori. Contrariamente ad altre storie in cui i genitori reprimono le aspirazioni dei figli, i suoi hanno sempre incoraggiato le sue passioni. La sua dedizione al rap è iniziata grazie a suo padre, con il quale condividono un amore per i vinili hip hop. Anche sua madre ha avuto un ruolo importante, registrando le sue prime esibizioni di freestyle da bambina, che poi ha condiviso online. Riflettendo su quei video, Anna ammette di provare imbarazzo, ma crede che questa esperienza sia comune per chiunque inizia un percorso artistico.
Anna ha anche affrontato il tema delle performance live, riconoscendo che la sua voce possa differire da quella che si sente in studio. Ha spiegato che i due ambiti sono molto diversi e che il suo obiettivo è offrire un’esperienza coinvolgente dal vivo, includendo canto e ballo. È consapevole che non possa essere perfetta in tutto, ma tiene a cuore l’autenticità e il divertimento del pubblico. La sua attenzione nell’integrare un corpo di ballo nei concerti dimostra il suo impegno nel creare spettacoli di qualità e contributi significativi al genere musicale al quale appartiene.
In sintesi, Anna non solo si distingue per il suo talento, ma anche per la sua personalità autentica e l’approccio positivo alla musica e al suo pubblico. La sua storia di supporto familiare, insieme al suo desiderio di essere realistica durante le esibizioni, la rende un’artista amata e rispettata nel panorama musicale contemporaneo.