Cesare Parodi è stato nominato presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) dopo una riunione di 9 ore del Comitato direttivo centrale. Parodi, procuratore aggiunto a Torino e rappresentante della corrente moderata Magistratura Indipendente, ha sottolineato l’importanza del dialogo con il governo riguardo alla riforma della giustizia, ma ha confermato lo sciopero programmato per il 27 febbraio come forma di protesta. La sua elezione ha avuto luogo dopo un lungo dibattito interno, e ha anche portato alla nomina di Ruocco Maruotti come segretario generale e Marcello De Chiara come vicepresidente.
Con una carriera avviata nel 1990, Parodi ha espressamente detto che la trattativa con l’esecutivo non deve comprometterne le posizioni. Ha fatto un appello all’unità tra i magistrati, affermando che la lotta per una giustizia riformata deve essere affrontata collettivamente. In merito allo sciopero, ha dichiarato che non sarà revocato finché il governo non congelerà le riforme proposte, evidenziando la tensione tra il governo Meloni e la magistratura.
Il 27 febbraio, i magistrati incroceranno le braccia contro la separazione delle carriere, un tema centrale della controversia con l’esecutivo. Oltre allo sciopero, i magistrati hanno annunciato iniziative simboliche come la partecipazione in toga durante l’apertura dell’anno giudiziario con coccarde tricolori. L’Anm ha chiarito che questa mobilitazione non è una ribellione, ma serve a manifestare il dissenso, aprendo la strada a una possibile mobilitazione più ampia, inclusa l’idea di un referendum costituzionale.