Andrea Sempio, già due volte archiviato, è nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Sempio ha rilasciato le impronte digitali ai carabinieri, utilizzando il metodo tradizionale a inchiostro, dopo che in precedenza erano state acquisite con il laser. La Procura di Pavia ha riaperto le indagini quasi dieci anni dopo la condanna definitiva a 16 anni di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima. I genitori di Sempio si sono espressi con rabbia contro l’accusa, affermando che il loro figlio non ha nulla a che fare con il delitto.
In un altro sviluppo, il genetista forense Emiliano Giardina, incaricato di eseguire nuove perizie, è stato ricusato per dichiarazioni fatte in un’intervista nel 2017. Questa ricusazione è stata richiesta sia dalla Procura che dai legali di Alberto Stasi. I coniugi Poggi hanno descritto la situazione come un “déjà-vu giudiziario”, sostenendo che il nuovo corso delle indagini sembra mirato a scagionare Stasi, che considerano l’unico colpevole.
Inoltre, il legale dei Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha criticato il metodo investigativo, sottolineando che si indaga prima su un nuovo sospettato e solo dopo si considera una revisione del processo. Sempio, che era amico del fratello di Chiara Poggi, è attualmente indagato per omicidio in concorso, il che ha suscitato ulteriori polemiche e preoccupazioni tra i familiari della vittima.