Molte persone scelgono l’anatra come animale domestico per le sue peculiarità e il suo carattere socievole. Le anatre appartengono alla famiglia degli Anatidi, in particolare al genere Anas, e si differenziano dalle papere, che possono confondere i novizi, per dimensioni e morfologie. Le anatre possiedono un becco lungo e piatto, e presentano dimorfismo sessuale, ovvero differenze tra maschi e femmine.
Un esempio comune è l’anatra muta (Cairina moschata), originaria del Sudamerica, caratterizzata da caruncole rosse sulla testa. Sebbene siano ottimi animali da compagnia, le anatre richiedono spazi adeguati e non sono adatte a vivere in appartamento, poiché sporcano molto e necessitano di accesso ad acqua e sole. Gli esemplari di anatra Kaki Campbell sono tra le specie da compagnia più amate. È importante fornire un riparo dalle intemperie e recinzioni contro predatori.
Le anatre tollerano bene il clima italiano, mentre gli anatroccoli sono sensibili al freddo e necessitano di riscaldamento fino a maturare. Devono avere accesso a laghetti per nuotare, poiché rimanere all’asciutto troppo a lungo può causare malattie. L’acqua deve essere cambiata frequentemente e gli esemplari di anatra mute necessitano di trespoli per dormire, mentre le anatre comuni possono dormire a terra o in acqua.
L’imprinting è un aspetto cruciale per gli anatroccoli, un comportamento istintivo che li porta a seguire il primo essere vivente che vedono dopo la nascita, alla ricerca di una figura materna. È fondamentale garantire controlli veterinari per prevenire problemi di salute legati a malnutrizione, come l’angel wing o deformità ossee.
La dieta delle anatre in natura include erbe, radici, e insetti. In cattività, possono essere alimentati con pellet specifici per anatre, la cui composizione varia in base all’età e alle necessità nutrizionali. È utile integrare la dieta con vegetali freschi, uova sode e lombrichi. Fornendo le cure e l’ambiente giusto, le anatre possono diventare compagne affettuose e stuzzicanti.